giovedì 20 novembre 2014

Lettere a Babbo Natale... Game Over



Un'aria fredda e secca mi investe la faccia. Arranco faticosamente per la neve trascinandomi dietro il sacco delle lettere fino a raggiungere una vecchia casa in mattoni in mezzo al nulla. Alla mia sinistra c'è una stalla, dove delle renne smagrite mi guardano con aria famelica. Sembrano non mangiare da mesi. Busso ala porta e mi accascio in terra, sperando che qualcuno apra il prima possibile: sono fortunato, e la porta viene spalancata da un uomo che sembra disperato, alto poco meno di un metro. Indossa vestiti stracciati e un collare a impulsi elettrici.
Mentre riprendo fiato l'elfo mi trascina fino al camino, per farmi scaldare, e porta dentro la sacca delle lettere. Mi guarda con espressione di pena e paura e mi chiede cosa sono venuto a fare.
-Devo consegnare delle lettere a Babbo Natale- biascico in risposta.
L'elfo annuisce e mi dice di seguirlo. Faticosamente mi rialzo e lui fa strada verso una stanza in fondo alla casa, la stessa in cui vengo condotto ogni anno. Non so perché, ma ogni anno vengo condotto da un elfo differente. Questi bussa, e aspettiamo qualche secondo. Poi risponde una voce in quella lingua strana, piena di vocali e  colpi di glottide, che immagino debba essere la lingua originaria degli elfi. Dopo un breve botta e risposta finalmente la porta mi viene aperta mentre l'elfo si ritira, quasi correndo, senza però perdere di vista la scena.
Ad aprirmi la porta è stato un uomo enorme, così muscoloso da sembrare grasso, vestito di rosso. Il solito vecchio Babbo Natale. Mi guarda dall'alto in basse e chiede, in un italiano perfetto:- Tu cosa fai qui?
-Salve, Babbo Natale, - rispondo mentre la mia voce trema – sono qui per consegnarvi la posta.
-Ti ho detto mille volte di chiamarmi Capitan Natale. Quest'anno sei in anticipo. Non è ancora novembre?
-Sì, quest'anno abbiamo deciso di chiudere prima le poste.
-Seguimi.
Capitan Natale afferra il sacco delle lettere che gli porgo e torna dentro la stanza, mentre io gli vengo dietro come un cagnolino spaventato. Prende un sigaro, lo accende, e aspira una lunga boccata, senza offrire. Quindi siede sulla poltrona e estrae una lettera a caso. Se la rigira tra le mani, legge il nome, l'indirizzo, strappa la busta e inizia a leggere. Dopo dei minuti interminabili mi chiede:- Cosa diamine è questa roba?
-Sono... sono racconti, Babbo Natale. Cioè, Capitan Natale. Quest'anno abbiamo deciso di chiedere racconti di adulti, invece di letterine dei bambini.
-E io cosa me ne faccio dei racconti? Almeno sulle letterine c'è scritto cosa desiderano i bambini.
-Sì, ma tanto sono anni che avete smesso di portarli.
-Non ti ho detto che puoi contraddirmi. Io quelle lettere le leggo perché mi fanno ridere. Poi, se decido di portare i regali o meno, sono affari miei. Comunque, questo racconto -continua, agitando il foglio che ha appena letto- faceva veramente schifo. C'è qualcosa di meglio?
-Sì, Capitano, ci sono dei bei lavori, scritti da persone capaci che-
-C'è qualcosa di fantascienza?- Dice interrompendomi.
-Poca.
-Mah. Storie erotiche?
-Non erano consentiti racconti erotici.
-E perché mai? Ascolta, ragazzo: voglio che questa situazione non si ripeta mai più. Ci siamo intesi? Dall'anno prossimo si torna alle letterine dei bambini. Non vi ho detto di prendere l'iniziativa, e se io non vi ordino una cosa, voi non la fate. Se non ti ordino di respirare tu muori soffocato. Sono stato chiaro?
-Sissignore.
-“Sissignore signor Capitano”.
-Sissignore signor Capitano.
-Ora cosa dovrei farmene di tutta questa cartaccia?
-Dovreste leggerla e poi decidere quali sono le tre migliori, e se ci sono belle storie a sufficienza per pubblicare una raccolta di racconti, Capitano -rispondo.
-Dubito che una sola di queste storie possa colpire la mia attenzione. Ho deciso di essere gentile, per questa volta, e le leggerò. Quando avrò deciso i vincitori ti farò sapere. Se mi va.
-Grazie, signor Capitano.
Vengo scortato fuori dall'elfo, e in pochi minuti sono di nuovo in mezzo alla distesa di neve. Ora non resta che aspettare notizie di Capitan Natale.
(Daniele Schiavoni)

domenica 9 novembre 2014

1° CONCORSO LETTERARIO

  “LETTERE A BABBO NATALE”

 Sei un aspirante scrittore?

Ami il Natale?

Lo odii e vuoi raccontarlo nelle sue sfumature più orrende?

Pensi che non solo Rudolph, ma anche

le altre renne meritino una storia personale?

Vuoi condire la notte di Natale con un'invasione zombie, aliena o una

gigantesca bomba atomica sull'Irlanda?

ABBIAMO QUELLO CHE FA PER TE!

Noi dell'Associazione Culturale “Allegra Tartaruga” stiamo organizzando “Lettere a Babbo Natale”, il nostro primo concorso letterario per racconti brevi.
Il tema è solo questo: Natale. 
Le restrizioni: nessuna (tranne eliminare fisicamente gli altri concorrenti); purché la colonna portante sia la festa di Natale (ma anche Chanukkah, la festa del Sole, o qualsiasi ricorrenza esistente che cada il 25 di dicembre) il concorso è aperto a qualsiasi genere letterario, dalla storia romantica alla fantascienza post-apocalittica.
  •  L'iscrizione è gratuita e aperta esclusivamente ai maggiorenni.
  • Gli autori dei tre migliori racconti riceveranno testi di narrativa donati dalla biblioteca dell'Associazione. Inoltre sarà pubblicata sul sito Amazon.it una raccolta di massimo 50 tra i testi più meritevoli. (Stiamo valutando l'eventualità di una serata di premiazione pubblica con lettura dei racconti vincitori.)
  • La giuria ufficiale sarà composta da tre membri dell'associazione e altri lettori accaniti appositamente scelti: la loro parola sarà legge, i loro giudizi insindacabili. Se nessuna storia sarà reputata all'altezza la giuria si riserva il diritto di non nominare alcun vincitore e non pubblicare l'antologia.
  • I criteri di valutazione saranno: originalità, sintassi e stile. Ogni caratteristica avrà un voto da 1 a 5, e il voto finale sarà determinato dalla loro media.
  • I tipi di testi accettati sono: racconti, dialoghi, racconti epistolari, pezzi teatrali.
  • Non saranno accettati: poesie e saggi brevi. Ogni testo dovrà essere originale e inedito, pena l'esclusione.
  • Il politicamente scorretto e il cinismo sono ben accetti, ma senza eccedere.
  • I testi presentati dovranno avere una lunghezza minima di 3.000 (tremila) caratteri e una massima di 20.000 (ventimila), spazi inclusi.
  • Ogni partecipante può inviare un massimo di due testi all'indirizzo mail: concorsiallegratartaruga@yahoo.it in formato .doc, insieme al modulo di iscrizione. I testi non dovranno contenere alcun riferimento all'identità dell'autore, pena l'esclusione.
  • Il concorso si chiuderà il giorno giovedì 20 novembre 2014 alle ore 23:59. I testi pervenuti successivamente non saranno considerati.

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